Marino ha stravinto, o quantomeno la destra è sparita a Roma, che è sempre una ottima notizia. E il PD sbanca in comuni da sempre di destra, dal Nord al Sud. Meglio di niente, non fosse che il PD non è certo un partito di sinistra, quantomeno quando partecipa ad un governo con Berlusconi.
E questo sta avendo ripercussioni devastanti sul nostro sistema politico. La destra è ormai allo sbraco, lo avevamo già detto, Berlusconi non è più credibile e ci è voluto solo il sistema mediatico italiano e l’idiozia dei dirigenti democratici per far passare il messaggio che alle politiche il PDL, che aveva perso 15 punti percentuali – il più grande tracollo della storia repubblicana – avesse restto se non addirittura vinto. Non essendoci alternative credibili a destra, la gente ha smesso di votare, e a livello locale questo si è visto in maniera clamorosa. Ma dall’altra parte le cose non vanno tanto meglio. Il PD gode della debacle altrui, e vince trascinato dai disastri altrui. Ma perde voti su voti in termini assoluti, arrivando all’estremo romano dove sono state più gli astensioni dei partecipanti al voto. Un modello di democrazia a basso potenziale, sempre più oligarchica, sempre meno partecipata. Una democrazia peggiore, che ha molti padri, ma che, soprattutto, non ha al momento nessun progetto per sopravvivere.